« Sono tutto questo e i miei nomi sono: l’albero, la libertà, l’amore, le gioie, le pene, gli altri, il quarzo, il risveglio, il torrente di montagna e la gioia senza fine…»
« Qui, sono caduto in me e provo il miracolo d’esistere… sono il mondo neonato»
Articoli
Revue "3ème millénaire"
• La felicità, un regalo già donato
(n°75)
• Liberate la libertà
(n°70)
• Il senso della preghiera e della meditazione
(n°67)
• Io sono, tu sei, noi siamo... in relazione con il tutto e tutti gli altri
(n°80)
• L'Amore assoluto... E se noi amassimo per davvero...
(n°85)
• Nascere è "non-nascere"... senza morire
(n°83)
E se l’amore terreno, quello che ci fa tutti correre su questa terra, fosse lo specchio, il prolungamento, il frutto dell’amore universale. Non si dice “trovare l’anima gemella”.
E se in ogni sguardo che incrocio si ripetesse la scintilla dell’illuminazione di un Vedere risvegliato, di un vedere assoluto, dove la mia coscienza fosse amante e spettatrice dello spettacolo della creazione!
E se, in ogni ascolto, fossi unito al primo suono, a “io sono tutto quello”, la mia origine istantanea!…
E se in ogni parola e pensiero fossi legato all’origine del verbo amare, amare e essere amato coniugandosi nello stesso tempo qui e eternamente!…
E se insomma fossi sposato con il verbo amare?
E se in ogni respiro fossi tanto presente al movimento dell’immobilità, che il respiro dell’immensità si respirasse nel mio corpo!…
E se la libertà potesse amare i suoi limiti senza sentirsi prigioniera!
E se fossi il movimento d’amore del presente immediato, là dove veglia la coscienza d’amare, amando e ringraziando infinitamente.